Di stile tardo rinascimentale, sorge in via
dei Genovesi, all'altezza del "Portico Vivaldi". Appartenne
agli Zapata, di origine aragonese, titolari della baronia di Las
Plassas, che ricoprirono, di padre in figlio, la carica di "alcaide",
cioè di comandante delle guardie che comandavano sulla
sicurezza del castello. Uno di loro, Giovanni Zapata, fu viceré
agli inizi del Seicento, periodo al quale risale probabilmente
la costruzione del palazzo, che riecheggia il palazzo baronale
Zapata di Barumini. Originariamente era costituito da due corpi,
ma i bombardamenti del 1943 hanno distrutto l'ala sinistra e il
portale che dava accesso al cortile centrale.
Nell'ala destra, rimasta in piedi, si possono ammirare quattro file
di finestre, con bei balconi in ferro, disposte su due piani. Le
finestre inferiori sono sormontate da cornici rettilinee e quelle
superiori da timpani che poggiano su paraste corinzie. Sulla porta
d'ingresso è collocato lo stemma marmoreo: vi sono scolpiti
tre calzari, "Zapata" significa infatti "scarpa"
in spagnolo.
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