>> Palazzo Reale
Fu sede dei governatori generali e dei viceré del regno di Sardegna, fin da quando i catalani presero possesso di Cagliari. Nel 1355 vi risiedette Pietro V "Il Cerimonioso", fra il 1799 e il 1815 fu residenza dei Savoia.
Il primo nucleo dell'edificio, di epoca pisana, subì numerosi ampliamenti e rimaneggiamenti nel corso dei secoli, fino a quando nel 1769 assunse l'aspetto attuale. La facciata si sviluppa in senso orizzontale ed è scandita da larghe paraste che salgono fino al cornicione; la pendenza della piazza attenua il forte geometrismo della facciata. Al centro risalta un portone monumentale, affiancato da colonne che sorreggono un balcone aggettante di ferro battuto che divide due serie continue di finestre, nove per lato, disposte su tre livelli. Quelle del piano nobile hanno balconi curvilinei allineati col balcone centrale. Alla fine dell'Ottocento il pittore Domenico Bruschi affrescò la "Sala del Consiglio" con scene ispirate alla storia sarda e la "sala gialla" con allegorie mitologiche.
Nel 1885 l'amministrazione centrale comprò il palazzo.